"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

giovedì 4 giugno 2009

Noi facciamo parte del popolo della sinistra e abbiamo deciso di votare per Italia dei Valori.

La situazione italiana è tragicamente evidente: giorno dopo giorno siamo costretti ad assistere allo spettacolo indecoroso e volgare di una maggioranza fascistoide, razzista,liberticida. Giorno dopo giorno vediamo messi in discussione i principi fondamentali della nostra democrazia, calpestato il bene di un'intera comunità nazionale a vantaggio di una ristretta oligarchia partitica e imprenditoriale.
Quello che oggi è un regime di fatto domani forse diventerà regime anche di diritto.
Cosa possiamo fare allora se non votare l'unica vera opposizione presente in Parlamento e dare forza all'idea di una nuova resistenza? L'unica forza politica che in questo primo anno di legislatura, e non solo negli ultimi due mesi che precedono le elezioni, ha coerentemente contrastato il governo Berlusconi.
Ne siamo tanto più convinti quando assistiamo alla determinazione di Di Pietro nel trasformare il suo partito 'personale' in un raggruppamento nuovo che riesca ad unire i democratici di destra e di sinistra come in un nuovo comitato di liberazione nazionale. Lo dimostra la qualità eccellente dei candidati IDV alle prossime elezioni europee.
Un risultato ragguardevole di IDV indicherebbe la strada da seguire per tutte le opposizioni, obbligherebbe il Partito Democratico ad un vero rinnovamento della propria classe dirigente, consentirebbe forse di unificare finalmente quei fermenti di rivolta (il popolo della rete, i meetup di Grillo, alcuni giornalisti e intellettuali coraggiosi) che pure stanno germogliando nella nostra società.
E a chi pensa, forse molti degli stessi elettori di sinistra che voteranno Di Pietro, che il voto 'necessario' a IDV comporti in qualche modo il 'sacrificio' dei propri ideali di sinistra noi rispondiamo che la legalità, cioè il principio cardine a cui si ispira il partito di Di Pietro, sia, almeno fino a quando resterà in vigore questa Costituzione, non il valore minimo per il quale oggi dobbiamo 'accontentarci' di lottare ma sia ad un tempo pre-condizione ed essenza dell'essere di sinistra.
Legalità significa uguaglianza di diritti, difesa dei più deboli, avere opportunità (di studio, di lavoro, di impresa) e non dipendere dal favore dei potenti, significa attraverso la lotta alla corruzione e agli sprechi fornire ai cittadini, in special modo ai meno abbienti, quei servizi sociali di cui hanno bisogno (scuola, trasporti, sanità), significa attraverso la lotta all'evasione fiscale avere le risorse per una equa redistribuzione dei redditi, significa attraverso la sconfitta delle oligarchie ridare il potere delle scelte fondamentali (ad esempio sull'energia e sulla ricerca) ai cittadini, significa rendere più forte il cittadino consumatore, significa rendere più sicuro (sul serio non come spot ...) il cittadino, significa nel rispetto della Costituzione garantire la laicità dello Stato.
Non sono queste cose di sinistra?

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