"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

sabato 20 giugno 2009

Un referendum inutile, pericoloso, dannoso e velleitario

Dico anch'io la mia sul referendum dopo gli ottimi interventi che mi hanno preceduto su questo blog:

http://veritaedemocrazia.blogspot.com/2009/06/referendum-il-cetriolo-siamo-noi.html

http://veritaedemocrazia.blogspot.com/2009/05/la-mia-opinione-sul-referendum.html

http://veritaedemocrazia.blogspot.com/2009/05/referendum-dubbi-e-preoccupazioni.html

A mio avviso si tratta di un referendum inutile, pericoloso, dannoso e velleitario.

Inutile perché non riguarda nessuno dei tre elementi che rendono porcata la legge elettorale Calderoli:

l'attribuzione del premio di maggioranza in assenza di una percentuale minima di voti da raggiungere (e in questo senso peggiore della fascista legge Acerbo del 1923);
l'esistenza di due diversi criteri di attribuzione del premio di maggioranza tra Camera (su base nazionale) e Senato (su base regionale) che rende non improbabile l'eventualità di diverse maggioranze nelle due Camere e dunque di una situazione di ingovernabilità;
l'impossibilità per gli elettori di poter scegliere i propri rappresentanti in Parlamento che vengono nominati sulla base dell'ordine di presentazione deciso dalle segreterie dei partiti.

Pericoloso perché se passassero i quesiti 1 e 2 (scheda viola e scheda beige) sarebbe possibile l'attribuzione del premio di maggioranza (e cioè il 55 per cento dei seggi) ad un unico partito che avesse ottenuto la maggioranza relativa anche solo, ad esempio, con il 25 per cento dei voti. Il successo dei due quesiti probabilmente obbligherebbe i partiti ad un bipartitismo forzoso e indistinto, due liste contrapposte con dentro tutto e il contrario di tutto, in ogni caso restringendo ulteriormente gli spazi di rappresentanza democratica esistenti.

Dannoso perché il probabile mancato raggiungimento del quorum toglierà ulteriore credibilità ad un importante istituto di democrazia diretta quale il referendum popolare.

Velleitario perché si prefigge l'obiettivo, nel caso di successo dei quesiti referendari, di costringere la maggioranza di destra ad una nuova e migliore legge elettorale senza tener conto della totale assenza di senso dello Stato e di rispetto delle Istituzioni e della Costituzione che la contraddistingue.

Giustamente è stato detto che l'unico quesito per il quale avrebbe senso votare SI è il terzo, quello che riguarda l'abolizione delle candidature multiple (cioè la possibilità per un candidato di presentarsi in più di una circoscrizione elettorale) e pertanto si suggerisce di ritirare solo la scheda verde facendo verbalizzare l'astensione per gli altri due quesiti. Ma onestamente mi sembra un po' troppo poco per rinunciare ad una bella gita al mare o in montagna.

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