"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

domenica 4 marzo 2012

Con la FIOM il 9 marzo a Roma. Comunicato del comitato dei garanti dell'associazione “ Lavoro e Libertà”




Comunicato del comitato dei garanti dell'associazione “ Lavoro e Libertà”

L'Europa e l'Italia sono in una fase di profonda turbolenza economica, sociale e democratica.
La crisi nata nel 2007 non è conclusa ed una nuova fase recessiva è già iniziata. Essa nasce dal tentativo testardo delle classi dirigenti, le cui politiche hanno determinato la più grave crisi dal 1929, di volerne uscire con le stesse ricette, con gli stessi gruppi di comando della finanza e dell'economia, salvaguardando gli interessi di una ristretta cerchia sociale. Questo cocciuto tentativo porta con sé la disoccupazione di massa, l'immiserimento di milioni di persone, il fallimento di intere nazioni. E le ricette diventano sempre più estreme: il conflitto sociale è un pericolo e come tale va eliminato alla radice: niente più contratti collettivi, come in Grecia, basta tutele sindacali collettive, come alla Fiat,  quindi via pure l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, tutto deve essere declinato individualmente, basta allo Stato Sociale, il mercato deve dare risposte, basta con i servizi pubblici, l'efficienza del mercato ci penserà.
Si teorizza il fatto che la crisi rende determinati diritti un lusso che non ci si può più permettere e si vuole lasciare mano libera a quel mercato e a quelle politiche delle imprese che hanno creato la crisi.

Noi che abbiamo voluto a suo tempo costituire l'associazione “Lavoro e Libertà” proprio per combattere i primi segni di questo processo riteniamo che la situazione sia a tal punto seria da richiedere una mobilitazione attiva di ogni persona che desideri l'affermazione della giustizia sociale, dell'eguaglianza, della libera e democratica dialettica sociale basata sul conflitto. Non si tratta solo di resistere e difendersi ma anche di rivendicare la possibilità di costruire democraticamente delle soluzioni alternative, soluzioni oggi già oggetto di riflessione di molte forze nella società italiana.
In Italia la resistenza a questo processo è oggi in larga  misura incarnata dalla FIOM e dalle sue scelte politiche e di lotta. Lo sciopero generale da essa convocato per Venerdì 9 Marzo, con manifestazione a Roma è un’occasione per ciascuno di noi di partecipare a questa resistenza e per aprire una nuova fase.
Noi invitiamo quindi tutti ad aderire a tale iniziativa partecipando alla manifestazione e sviluppando nelle prossime settimane momenti di riflessione e discussione pubblica per fare crescere il massimo di consapevolezza della posta in gioco.

Fausto Bertinotti, Sergio Cofferati, Gianni Ferrara, Luciano Gallino, Francesco Garibaldo, Paolo Nerozzi, Rossana Rossanda, Aldo Tortorella, Mario Tronti 


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