C'è un'Italia del pensiero unico dello spread, di Mario Monti santificato a reti unificate e dalle grandi testate giornalistiche come il Salvatore della Patria, del 'ce lo chiede l'Europa' (ovviamente solo laddove non si toccano i grandi interessi dei grandi gruppi di potere), della crescita e delle grandi opere da realizzare ad ogni costo (a costo della salute dei cittadini, dell'ambiente, della qualità della vita, della possibilità di fare scelte che creino realmente sviluppo e lavoro), del risanamento che deve avvenire a spese dei ceti popolari, di un Parlamento (al 90 per cento) e di un Presidente della Repubblica succubi di interessi e scelte che espropriano la democrazia, dove ci si può occupare di economia (a patto che significhi colpire i lavoratori e non si operi una redistribuzione dei redditi) ma non di corruzione, di giustizia e di televisione, dove si fa finta che anche la Chiesa pagherà l'ICI per le sue proprietà immobiliari. Un'Italia dove si materializza il salvacondotto concesso a Berlusconi in cambio della rinuncia alla guida del Governo (prescrizione per Mills e Berlusconi nei processi per corruzione in atti giudiziari, bocciatura del referendum sulla legge elettorale, annullamento da parte della Corte di Cassazione (su richiesta del pg Iacoviello) della sentenza di condanna a Marcello Dell'Utri nel processo di appello per concorso esterno in associazione mafiosa). E certe esternazioni 'movimentiste' degli ultimi tempi di Carlo De Benedetti fanno presagire che la prossima scadenza da onorare sarà il ridimensionamento del rimborso dovutogli da Berlusconi per la corruzione che aveva determinato la decisione sul Lodo Mondadori.
E c'è un'Italia, la parte migliore del Paese, che ancora tiene alte le bandiere dei diritti, del lavoro, della democrazia, della giustizia e dell'eguaglianza. E' l'Italia della FIOM. Per quanto mi riguarda c'è poco altro, in questi tempi, in cui poter sperare.
Su Radio Articolo 21 il discorso integrale di Maurizio Landini:
http://www.radioarticolo1.it/audio/2012/03/09/11606/9-marzo-democrazia-al-lavoro-parla-maurizio-landini-fiom
Nessun commento:
Posta un commento