L'intervento di Monica Frassoni, esponente del partito verde europeo, sui luoghi comuni che continuano a ripeterci sul progetto di ferrovia ad alta velocitá in Val di Susa che l'Europa ci chiede e che ci consentirà di restare uniti al resto del Continente.
1. Non è vero che l'Unione Europea ha già preso le sue decisioni definitive. In realtà, alla fine dello scorso anno, ha avviato il riesame - che durerà un anno e mezzo e riguarda gli aspetti finanziari, la qualità, il tragitto - dei dieci progetti individuati come prioritari per il trasporto europeo, tra cui la Torino-Lione, cosa che implica necessariamente un negoziato tra le parti interessate e comunque avendo stanziato in totale per i dieci progetti 30 miliardi di euro non è sostenibile affermare che l'Europa finanzierà il 40 per cento della Torino-Lione che costa da sola oltre 20 miliardi di euro.
2. Non è vero che il progetto è ormai concluso e immutabile, considerato che sono ancora in fase di determinazione tutta una serie di elementi tra cui le opere collaterali alla linea ferroviaria e abbiamo davanti dunque un programma di realizzazione dell'opera tutto in fieri.
3. Non è vero che la Francia è talmente avanti nel progetto che l'Italia deve assolutamente inseguirla per raggiungerla. Anche in Francia esiste una discussione sull'opera e comunque la parte francese della linea partirà (forse) non prima del 2024 in quanto la Torino-Lione non è considerata dal governo francese un progetto prioritario.
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