"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

lunedì 26 ottobre 2009

Che ha detto Putin? Di sicuro non ha parlato di Irap.

Io non sono per nulla sicura di quello che accadrà da qui al 5 dicembre (giornata di mobilitazione nazionale per chiedere le dimissioni di Berlusconi, uomo – si fa per dire- simbolo del degrado di questo Paese).
La situazione è molto complessa e ancora indefinita.
Nei limiti del mio possibile e nella rabbia del mio ingiusto e inaccettabile buio, osservo gli eventi e mi interrogo.
Parto dal presupposto che è dalla fine dell’Impero romano che tutto quello che succede in Italia viene deciso all’estero, osservo quindi con fatica quello che accade fuori e cerco di capire che riflessi possa avere qui da noi.
Sono quanto più di lontano si possa immaginare da un’analista, ma sono una cittadina italiana e ho diritto di esigere informazioni e dati, senza i quali non posso essere sovrana.
Nessuno mi informa ed io guardo e scruto.
E vedo l’asse russo-(iraniano)- libico e quello anglo-americano-ebraico.
L’Italia è tradizionalmente nell’area d’influenza del secondo, ma Berlusconi ha sbilanciato tutto sul primo.
Ora, la situazione è in bilico, una delle questioni in ballo è Gazprom/Nabucco.
Significa mercati, sbocchi, blocchi.
Bah, vattelappesca!
L’Italia è un’area da sempre contesa ed è oggi ancora più pregiata per la sua valenza europea.
Berlusconi ha già ridotto l’Italia ad una colonia dipendente, sul piano energetico, da Russia e Libia.
Ora osservo che il Times silura il governo italiano e che l’Iran implode ed Ahmadinejad denuncia il gioco sporco anglo-americano.
Berlusconi scatta come una molla ed obbediente va a Mosca.
Francia e Germania, già con la guerra in Iraq, presero le distanze da Stati Uniti e Gran Bretagna, avevano ed hanno altri canali di approvvigionamento.
La Francia smentisce le accuse all’Italia, Sarkosy scimmiotta Berlusconi e si improvvisa, un pò patetico, come nuovo aspirante Roy de France (hai visto mai che i francesi di oggi siano abbastanza rincoglioniti?) la Germania si accoda a Canossa (Putin).

Stringendo lo zoom sull’Italia, io vedo tutti questi patetici ed impotenti signorotti feudali, molto provinciali, che si agitano cercando di capire da che parte convenga stare.

Berlusconi è una garanzia di antitalianità.
Non è difficile immaginare il lucro personale per cui è disposto a vendere l'italia, ma almeno ci facesse sapere quanto è grande questo piatto di lenticchie.
Ogni lenticchia è una vita umana.

Io non so cosa accadrà, ma ho l’impressione che a deciderlo non saranno i patetici ed ormai consueti buffoni della Tv italiana.

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