In questi ultimissimi giorni in molti stanno scrivendo vari post chiedendosi perchè non essere più "propositivi" e fare interventi "costruttivi" cambiando il solo ed unico monotema dell'ultimo anno.
Pensiamo a noi italiani e proponiamoci verso "altro", che affronti i nostri problemi quotidiani.
Visto che nessuno al momento ci pensa, proviamoci noi.
Concordo pienamente.
Da un po' di giorni sto meditando su una riflessione che ci ha inviato giorni fa Ruggiero Lauria :"Perchè non sono di sinistra" (che allego,per comodità, dopo questa mia.).
Non sono completamente d'accordo in alcune parti, ma certamente è una lettura stimolante, che consiglio a tutti.
Cerco, ho cercato e cercherò pertanto di portare un contributo a questa sua analisi.
Premetto di non possedere alcuna capacità, specializzazione,conoscenza specifica.
Come "cittadino" mi pongo alcune domande. Per rispondermi ho l'unica strada che parte dai miei ricordi "storici".Intendo dire che gli ultimi 40 anni per molti di noi sono stati vissuti giorno per giorno come "vita" e non come "storia" studiata sui testi scolastici o raccontata da terzi.
Chi ha vissuto questo periodo appropriandosene come strumento di vita vera, ovviamente non sa oggettivizzarla. Non siamo tutti intellettuali con memoria storica incorporata,per cui errori, omissioni, fanno parte del quotidiano ricordare ciò che ci ha fatto essere ciò che ora siamo e null'altro.
Ed è così che voglio pormi.
Ultimamente tra l'altro stiamo rispolverando vecchie musiche, canzoni, che, per quelli come me, hanno significati reali di momenti vissuti in modi particolari.(un esempio banale: qualcuno ha postato gli Intillimani o canti del Cile sotto Pinochet: mi torna alla memoria il gruppetto di profughi cileni che erano dovuti fuggire per motivi politici e che ognuno di noi ospitò a casa sua...)
Una sorta di "risveglio" che smuove anche l'anima oltre che le "ossa".
Il passaggio dal '68 al'78 (circa) è stato un po' come tutte le rivoluzioni :da un estremo all'altro,
con slancio, entusiasmo, con il cuore, con le verità in tasca e la Fede negli Ideali,
poi il periodo di transizione,
e poi avremmo dovuto trovare "l'equilibrio" fino alla prossima rivoluzione. Almeno, le Storie ci insegnano questo.
Abbiamo però dimenticato che le Storie ci avevano insegnato anche la Vigilanza.E questo ci è mancato.
Nel periodo di transizione, la maggioranza degli italiani non è stata attenta.Anche perchè l'insegnamento storico e politico va anche inserito nei contesti nuovi che per forza vengono portati avanti dalla scienza, tecnologia, economia e finanza...Con nuovi valori aggiunti.(vecchi ma rinnovati nelle forme).
In pratica il vecchio che rinasce con nuove forme aggregative e formal-estetiche, per certi versi anche contenutististiche. (V. guerra fredda e nucleare, che poi è anche "vecchio" se torniamo a Hiroshima e Nagasaki, il periodo della Tensione con gli attentati di P.zza Fontana, Bologna, Italicus, P.zza Loggia, Ustica, Cesaroni, IOR, ecc...Muri di Gomma; L'Armadio della Vergogna che tanto avrebbe avuto da dire e non solo sul periodo nazi-fascista, ma sulle basi delle fondamenta dell'oggi...)
Cosa è mancato? Il controllo: su D.C.(fortemente voluta dal Vaticano, pensiamo all'enciclica Rerum Novarum !!!) e nuovo PSI.(Craxi) Con le infiltrazioni e connivenze Mafiose e CIA,KGB, SID, SISDE,SID,SISMI (cambiano i nomi ma non le essenze) tutti i servizi segreti, (USA ed URSS assolutamente in primo piano, economico e politico, con NATO e Patto di Varsavia),ecc...che ancora erano "fasciste", come almeno 1/4 degli italiani. (spesso si sono preparati, sfogati ed hanno bloccato le varie "aperture" al vero socialismo, vedi il Cile, ad esempio, la Grecia dei colonnelli, Cecoslovacchia,e tutte le guerriglie terzomondiste, finanziate sempre da questi elementi-base.)
Siamo passati attraverso una "Magistratura" , "polizia" al tempo ostile, all'apertura, alla richiusura, ad una via di mezzo. (Pinelli, Mani Pulite, G8 di Genova, Lodo Alfano).
Distrazioni di massa si sono compiute mentre si preparavano gli andreottiani contro Moro (tendenzialmente aperto al nuovo...), ad esempio,(non ho mai creduto alle BR come movimento rivoluzionario interno alla nuova sinistra, per piccoli altri movimenti, invece, sì, tipo mi sembra il "24 aprile", non ricordo esattamente il nome, che lottava contro le basi americane a Verona -Vicenza , l'Università di Sociologia di Trento, grande serbatoio di forze preparate anche intellettualmente verso una vera sinistra costruttiva.ecc, piccoli intellettuali in" società segrete", che poi, in diversi, ma non tutti, sono caduti nelle maglie della giustizia).
Altrettanto dicasi di elementi clericali attivissimi, (ho di questo periodo una corrispondenza unica ed in originale, tra i frati di uno e più Conventi di Verona e provincia e chiese non cattoliche, movimenti laici, epoca 1966/ 68), tant'è che furono quasi tutti spretati, ed ora so che molti sono sposati e continuano le loro battaglie come laici.
Il Vaticano, in ogni caso, è sempre presente: Unità d'Italia e Stato della Chiesa, Guarantige, oscurantismo totale e ignoranza del popolo,inquisizione e torture,(sotto tortura la confessione estorta era un "dogma", quindi "verità"...!),
deleghe (principio che condurrà la maggioranza cattolica italiana a disinteressarsi della vita sociale e pubblica demandando tutto alla chiesa)
lotta alle " eresie", rapimenti e battesimi forzati di bambini ebrei, valdesi... Non Expeditur(al Nuovo Stato Italiano), Rerum Novarum (paura del socialismo nascente), D.C. (Don Sturzo con il Parito Popolare), Patti Lateranensi (ricchezze immense e ora di religione cattolica nelle scuole, e palazzi e conventi ecc...al Vaticano in cambio della non opposizione al nuovo Stato Italiano, prima (Guarantige) e al fascismo poi (Patti Lateranensi).
Oggi leggiamo e scopriamo IOR, Marcinkus collusioni con mafie e governanti (ecc, ecc, fatti e notizie degli ultimi giorni)..Privilegi,intromi ssioni, privilegi economici, ricatti politici, interessi economici.
Il nuovo Stato italiano non trova pace.
Da subito unito un Paese multiculturale, ricchissimo di storia, sotto il Re savoiardo.(1861)si trova davanti il caos. Statuto Albertino (Costituzione flessibile, che permetterà l'ascesa "legalizzata" del fascismo).
La Destra Storica al potere, deve risanare un bilancio del nuovo stato in rosso (le guerre avevano mangiato e distrutto tutto!). Tasse, reintrodotte quella sul macinato (il grano : elemento vitale per i poveri contadini del sud, ad esempio!),il servizio di leva obbligatorio per 5 anni (togliendo le braccia giovani ai campi, in particolare del sud),
Brigantaggio,la popolazione nasconde i propri giovani che dovrebbero partire per 5 anni per un "paese nuovo e al quale nessuno è stato preparato".Massacri di giovani chiamati "briganti" e di popolazione inerme da parte dei soldati/polizia/esercito regio.
Questione Meridionale:non affrontata e soffocata nel sangue.
Questione Sociale :primi scioperi dei lavoratori, non affrontata e soffocata nel sangue.
Questione Romana: affrontata con denaro, edifici, soldi, privilegi, pur di avere l'appoggio del Vaticano.
Questione femminile: nella nuova Italia è praticamente inesistente.
Gli italiani devono comunque obbedire.
La Destra Storica raggiunge il pareggio del bilancio,
ma il giorno dopo cade pressata dalle Questioni Sociale e Meridionale.
Sale la Sinistra Storica.
Si trova ad affrontare la miseria e l'analfabetismo più totali.
Il sud che non si riconosceva rappresentato dal Nuovo Stato, si era fatto le "sue" Leggi (oggi Mafie).
Il Vaticano si oppone al socialismo nascente, ed alle nuove norme proposte.
Il popolo continua o ad obbedire o a "tacere".
Il caos della I guerra mondiale aggraverà tutta la situazione italiana.
Lo scontento dei reduci, cui erano stati promessi pane e terre, unito alla nascente questione femminile di donne che si sono trovate da sole a mantenere i figli, i vecchi, lavorando al posto degli uomini partiti per la guerra,
il malcontento dei proprietari terrieri,dei borghesi, del Vaticano,
e nuovamente il popolo che deve obbedire.
In difesa della grassa borghesia, della "nobiltà", si levano voci forti. Iniziano le intimidazioni, le squadracce nere.
Il re darà il governo a Mussolini.
E gli italiani continuano a delegare, obbedire, (combattere), sempre di più. Intere generazioni crederanno in questo governo forte che riporterà ordine e disciplina nel caos.
Assassinio Matteotti.
Secessione dell'Aventino (grande errore della Sinistra Storica):
E lascia così Mussolini con la dittatura in mano.
Colonialismo : gas, torture, guerre.
II Guerra mondiale
partigiani e liberazione.
Dalla Monarchia alla Repubblica Parlamentare.
Costituente per la nostra Costituzione :
come in un flashback i nostri Costituenti sanno cosa scrivere per "raccontare" la nostra storia attraverso Leggi che ci proteggano da tutti quegli errori e privilegi. I tre Poteri sono ben divisi, si controllano e vigilano.
I nostri Costituenti Lavorano ed operano in un clima per metà clerical-fascista.
Seguiranno gli anni della D.C.
Anni di lotte per abbattere molti privilegi ancora esistenti nonostante la nuova Costituzione (questa volta "carta rigida" e non più flessibile)
Inizieranno gli anni della televisione, della pubblicità.
Benessere...?
Ecco,
da qui
questi passi sono entrati nelle nostre vite (di 50 e più enni) come "ovvi", logici. Ci abbiamo creduto.Ed abbiamo allentato la vigilanza.
Il passaggio dal '68 al'78 (circa) è stato un po' come tutte le rivoluzioni :da un estremo all'altro,
con slancio, entusiasmo, con il cuore, con le verità in tasca e la Fede negli Ideali,
poi il periodo di transizione,
e poi avremmo dovuto trovare "l'equilibrio" fino alla successiva rivoluzione. Almeno, le Storie ci insegnano questo.
Abbiamo però dimenticato che le Storie ci avevano insegnato anche la Vigilanza.E questo ci è mancato.
Rispettando le Istituzioni, gli italiani hanno però continuato a volere delle guide e delle certezze.
Intanto poi Tangentopoli è esplosa, i "criminali" terroristi e stragisti rossi sono stati liberati (quando non erano stati suicidati...), e sono stati rimpiazzati dai veri colpevoli neri. Ma intanto le nuove basi erano costruite e partite in sordina.Senza distinzioni di sinistra, destra, mafie, servizi segreti,invasioni, attacchi terroristici.
Ma intanto la storia era andata avanti...Nell'illusione che le sinistre avanzassero e portassero un certo benessere al Paese.
Ma gli italiani continuano a voler "obbedire", altri a voler "comandare" o "guidare". La Vigilanza è poca o nulla.
Con Berlinguer si è perso Il leader pulito in cui si credeva.Arrestato Sofri,bloccate altre figure di minor valore, altre come capri espiatori, VietNam concluso, Cile, Argentina...
La mondializzazione, globalizzazione è il nuovo mondo che inizia ad aprirsi.
Fino ad ora, però, un solo elemento continua ad esistere:il rispetto per le Istituzioni.
Mani Pulite inizia a muoversi.
E si riaprono i casi e ne esplodono di nuovi, inquietanti,intanto altri restano lì, negli armadi delle vergogne o chiusi in Vaticano.
E lì ci sono moltissime verità. Lì e nelle memorie di Andreotti, dei suoi compari,vecchi e nuovi, i nuovi escono allo scoperto. I craxiani escono allo scoperto, e Craxi, guarda caso, si autoesilia...
Falcone,Borsellino, 2 simboli eroici, unitamente a tanti altri che hanno dato la vita per Vigilare e che non sono stati appoggiati dal popolo e dai Governi, ricatti e paure di cui ovviamente nessuno ha visto, sentito, sa nulla..(.se non ultimamente quando, in modo strano ed "esplosivo", paiono riaprirsi bocche ed occhi dapprima cuciti), conflitti d'interessi,banche ed economia che dominano e il ritorno all'analfabetismo, alla povertà, alla disoccupazione.
Tutto questo (sinteticamente elencato)è parte del DNA degli ultimi giovani 30/40/50 enni.Quelli che adesso sono IGNAVI,scoraggiati,indiffe renti, soprattutto delusi.
Ed è così passato ai loro figli. Che "sanno" e non capiscono, perchè per primi sono i loro genitori e nonni a non capire.
Altri continuano su forme estreme e superate ad inseguire ideali od obiettivi non più esistenti nel tempo storico.
Il "Rispetto per le Istituzioni" non c'è più, sono state le Istituzioni stesse a farlo cadere nell'ultimo decennio.
La Costituzione (intoccabile) è svuotata giorno per giorno dal di dentro:una meravigliosa facciata che potrebbe cadere perchè le stanno togliendo l'impianto interno.La Costituzione migliore al mondo che non è conosciuta neppure da tutti i Parlamentari e Governanti!
I 3 poteri non sono più divisi: legislativo ed esecutivo si confondono. La Repubblica Parlamentare viene addirittura confusa (da Parlamentari stessi!) con una Presidenziale (gaffe political-ignorante degli ultimi giorni!), tanto da arrivare all'assurda considerazione che il Presidente del Consiglio sia eletto dal popolo mentre il Presidente della Repubblica dal Parlamento ( quindi vale di più quello del Consiglio che non della Repubblica?!).. Risultati di una Legge Elettorale-porcata (definita tale anche dal suo estensore).
La fiducia nelle Istituzioni è crollata : gli interventi dei vari Ministri si accaniscono contro gli "ultimi" della catena, ma non sfiorano i veri responsabili del malgoverno-amministrativo italiano.(Vediamo ultimamente i Ministri Brunetta, Gelmini,Sacconi,ecc...).
L'opposizione ufficiale di partiti e sindacati in molti settori è totalmente assente.
Una parte del popolo italiano è offesa, scandalizzata e toccata nella propria vita da questi abusi, contro i quali non è tutelata.
Un'altra parte continua ad aspettare "ordini",a voler obbedire, a tacere e ad aspettare,silenziosa. (si torna al vecchio concetto di "maggioranza silenziosa"?)
Internet irruentemente intanto è entrata in molte case.
Ed ora è qui con noi.
Queste non sono ancora "pagine di storia". Perchè ancora non sono state studiate, analizzate e scritte! Per ora "si sa, si sanno"...si sono vissuti momenti...
Forse questo è il momento di capire e riprenderci la nostra storia italiana con la nostra Costituzione nuovamente ricca e piena di tutto ciò che da sempre ci ha detto e ci può ancora dire.Studiamoci ogni suo flashback,capiamolo e lottiamo per la sua attuazione.
Proponiamo idee, nomi, volti e programmi nuovi.
Perchè finalmente un vero "nuovo", anche nei linguaggi, ci aiuti a rinascere come popolo.
DemoKratia/ kratiasinedemos
"Perché non sono di sinistra" di RUGGIERO LAURIA
martedì 29 settembre 2009 alle ore 20.15
Sono cresciuto, come molte altre persone della mia generazione, a stretto contatto con le ideologie di sinistra. Erano ideologie che abbracciavamo con entusiasmo, le uniche che ci andassero a genio. Ma, da almeno un ventennio, la sinistra non è stato altro che una grande delusione. Ha perso vigore . Si è compiaciuta di sé, è diventata dogmatica.
La Sinistra degli anni Cinquanta e Settanta era idealista e ribelle. Oggi tutto l'entusiasmo è andato in fumo. Il movimento non funziona più.
Cosa è successo?
Sicuramente il collasso dell'Unione Sovietica ha minato l'intera filosofia della sinistra. Il controllo governativo, la proprietà pubblica, oltre allo stato assistenziale e alla democrazia sociale, si sono rivelati difettosi e fallimentari. Le nazioni si stanno pian piano liberando di questi residui ideologici per adottare filosofie di libero mercato che, pur con le loro gravissime carenze, sono di gran lungo meglio del controllo centralizzato di ogni aspetto della vita economica. Quando ho visto con i miei occhi gli indiscriminati danni ambientali che l'era comunista aveva causato, ho smesso all'istante di considerami di sinistra.
Ma le vecchia sinistra è dura a morire.
In parecchi giornali, riviste e programmi televisivi di orientamento sinistroide, troviamo sempre gli stessi personaggi che ripetono le stesse idee anno dopo anno. Il problema non è che questi individui non siano dei giornalisti capaci o non abbiano una buona conoscenza delle materie. Semplicemente non ci mettono passione. C'è un non so che di incolore, di assolutamente prevedibile in loro. Sanno di essere dei perdenti.
Molti dei maggiori portavoce ed ispiratori della sinistra sono morti o troppo anziani. Al loro posto ora ci sono professori di ruolo, esperti di televisione e autoproclamitisi campioni di controcultura. Non desiderano più con passione un reale cambiamento della situazione. Quello è ormai un sogno. Un'utopia. Anzi se una trasformazione dovesse esserci non saprebbero neanche come comportarsi. Si accontentano di continuare a riempire i convegni con i propri discorsi, o di scrivere sbiaditi articoli di giornale con l'intento di mettere in ridicolo gli avversari di destra. I militanti di sinistra, compresi alcuni dei migliori, si sono ridotti allo status di ragazzini impegnati a tirare palle di neve contro le automobili da corsa.
Eugenio Scalfari, Ezio Mauro, Concita De Gregorio tramite la Repubblica e l'Unità ogni giorno si danno da fare per analizzare lo stato di salute morale del Paese. Ma quanto di etico e morale, e soprattutto che coerenza ideologica c'è, ad esempio nell'ospitare pubblicità, e quindi coadiuvare per denaro gli spietati colossi del capitalismo?
La sinistra liberale ha un modo tutto suo di prendere parte ad ogni battaglia che le possa tornare utile. Negli ultimi decenni abbiamo visto le sue bandiere sventolare sopra le teste degli extracomunitari, delle femministe, degli ambientalisti, dei disoccupati. I suoi uomini si sono intromessi con prepotenza nelle maggiori lotte e proteste sociali degli ultimi cinquant'anni. Ma, di fatto, questa gente non sta più lottando contro un problema. Essi sono il problema. Se abbiamo davvero intenzione di costruire un nuovo ed efficace movimento sociale, dobbiamo essere pronti non tanto a collaborare con loro, quanto a sopportare la loro presenza.
Le questioni cruciali dei nostri tempi non sono né di sinistra, né maschili, né femminili, né bianche né nere. Gli attivisti del nuovo millennio devono trovare il coraggio di abbandonare ogni precedente ortodossia, ogni "ismo" e ogni vacca sacra, per coltivare uno spirito di "spietata critica di tutto ciò che esiste" 1. La grande sfida che abbiamo di fronte è quella di far rinascere nel mondo moderno una coscienza ed una contestazione veramente rivoluzionarie. Di alzarsi in piedi e gridare a squarciagola quel che i ribelli di Parigi avevano dichiarato una quaratina di anni fa:
"Metteremo in ginocchio il mondo!" 2
1: Karl Marx, 1843
2: in "Internationale Situationniste", 1958
Il presente testo è un mio personale riadattamento di un tratto del libro "Culture Jam" di Kalle Lasn
Chi ha vissuto questo periodo appropriandosene come strumento di vita vera, ovviamente non sa oggettivizzarla. Non siamo tutti intellettuali con memoria storica incorporata,per cui errori, omissioni, fanno parte del quotidiano ricordare ciò che ci ha fatto essere ciò che ora siamo e null'altro.
Ed è così che voglio pormi.
Ultimamente tra l'altro stiamo rispolverando vecchie musiche, canzoni, che, per quelli come me, hanno significati reali di momenti vissuti in modi particolari.(un esempio banale: qualcuno ha postato gli Intillimani o canti del Cile sotto Pinochet: mi torna alla memoria il gruppetto di profughi cileni che erano dovuti fuggire per motivi politici e che ognuno di noi ospitò a casa sua...)
Una sorta di "risveglio" che smuove anche l'anima oltre che le "ossa".
Il passaggio dal '68 al'78 (circa) è stato un po' come tutte le rivoluzioni :da un estremo all'altro,
con slancio, entusiasmo, con il cuore, con le verità in tasca e la Fede negli Ideali,
poi il periodo di transizione,
e poi avremmo dovuto trovare "l'equilibrio" fino alla prossima rivoluzione. Almeno, le Storie ci insegnano questo.
Abbiamo però dimenticato che le Storie ci avevano insegnato anche la Vigilanza.E questo ci è mancato.
Nel periodo di transizione, la maggioranza degli italiani non è stata attenta.Anche perchè l'insegnamento storico e politico va anche inserito nei contesti nuovi che per forza vengono portati avanti dalla scienza, tecnologia, economia e finanza...Con nuovi valori aggiunti.(vecchi ma rinnovati nelle forme).
In pratica il vecchio che rinasce con nuove forme aggregative e formal-estetiche, per certi versi anche contenutististiche. (V. guerra fredda e nucleare, che poi è anche "vecchio" se torniamo a Hiroshima e Nagasaki, il periodo della Tensione con gli attentati di P.zza Fontana, Bologna, Italicus, P.zza Loggia, Ustica, Cesaroni, IOR, ecc...Muri di Gomma; L'Armadio della Vergogna che tanto avrebbe avuto da dire e non solo sul periodo nazi-fascista, ma sulle basi delle fondamenta dell'oggi...)
Cosa è mancato? Il controllo: su D.C.(fortemente voluta dal Vaticano, pensiamo all'enciclica Rerum Novarum !!!) e nuovo PSI.(Craxi) Con le infiltrazioni e connivenze Mafiose e CIA,KGB, SID, SISDE,SID,SISMI (cambiano i nomi ma non le essenze) tutti i servizi segreti, (USA ed URSS assolutamente in primo piano, economico e politico, con NATO e Patto di Varsavia),ecc...che ancora erano "fasciste", come almeno 1/4 degli italiani. (spesso si sono preparati, sfogati ed hanno bloccato le varie "aperture" al vero socialismo, vedi il Cile, ad esempio, la Grecia dei colonnelli, Cecoslovacchia,e tutte le guerriglie terzomondiste, finanziate sempre da questi elementi-base.)
Siamo passati attraverso una "Magistratura" , "polizia" al tempo ostile, all'apertura, alla richiusura, ad una via di mezzo. (Pinelli, Mani Pulite, G8 di Genova, Lodo Alfano).
Distrazioni di massa si sono compiute mentre si preparavano gli andreottiani contro Moro (tendenzialmente aperto al nuovo...), ad esempio,(non ho mai creduto alle BR come movimento rivoluzionario interno alla nuova sinistra, per piccoli altri movimenti, invece, sì, tipo mi sembra il "24 aprile", non ricordo esattamente il nome, che lottava contro le basi americane a Verona -Vicenza , l'Università di Sociologia di Trento, grande serbatoio di forze preparate anche intellettualmente verso una vera sinistra costruttiva.ecc, piccoli intellettuali in" società segrete", che poi, in diversi, ma non tutti, sono caduti nelle maglie della giustizia).
Altrettanto dicasi di elementi clericali attivissimi, (ho di questo periodo una corrispondenza unica ed in originale, tra i frati di uno e più Conventi di Verona e provincia e chiese non cattoliche, movimenti laici, epoca 1966/ 68), tant'è che furono quasi tutti spretati, ed ora so che molti sono sposati e continuano le loro battaglie come laici.
Il Vaticano, in ogni caso, è sempre presente: Unità d'Italia e Stato della Chiesa, Guarantige, oscurantismo totale e ignoranza del popolo,inquisizione e torture,(sotto tortura la confessione estorta era un "dogma", quindi "verità"...!),
deleghe (principio che condurrà la maggioranza cattolica italiana a disinteressarsi della vita sociale e pubblica demandando tutto alla chiesa)
lotta alle " eresie", rapimenti e battesimi forzati di bambini ebrei, valdesi... Non Expeditur(al Nuovo Stato Italiano), Rerum Novarum (paura del socialismo nascente), D.C. (Don Sturzo con il Parito Popolare), Patti Lateranensi (ricchezze immense e ora di religione cattolica nelle scuole, e palazzi e conventi ecc...al Vaticano in cambio della non opposizione al nuovo Stato Italiano, prima (Guarantige) e al fascismo poi (Patti Lateranensi).
Oggi leggiamo e scopriamo IOR, Marcinkus collusioni con mafie e governanti (ecc, ecc, fatti e notizie degli ultimi giorni)..Privilegi,intromi
Il nuovo Stato italiano non trova pace.
Da subito unito un Paese multiculturale, ricchissimo di storia, sotto il Re savoiardo.(1861)si trova davanti il caos. Statuto Albertino (Costituzione flessibile, che permetterà l'ascesa "legalizzata" del fascismo).
La Destra Storica al potere, deve risanare un bilancio del nuovo stato in rosso (le guerre avevano mangiato e distrutto tutto!). Tasse, reintrodotte quella sul macinato (il grano : elemento vitale per i poveri contadini del sud, ad esempio!),il servizio di leva obbligatorio per 5 anni (togliendo le braccia giovani ai campi, in particolare del sud),
Brigantaggio,la popolazione nasconde i propri giovani che dovrebbero partire per 5 anni per un "paese nuovo e al quale nessuno è stato preparato".Massacri di giovani chiamati "briganti" e di popolazione inerme da parte dei soldati/polizia/esercito regio.
Questione Meridionale:non affrontata e soffocata nel sangue.
Questione Sociale :primi scioperi dei lavoratori, non affrontata e soffocata nel sangue.
Questione Romana: affrontata con denaro, edifici, soldi, privilegi, pur di avere l'appoggio del Vaticano.
Questione femminile: nella nuova Italia è praticamente inesistente.
Gli italiani devono comunque obbedire.
La Destra Storica raggiunge il pareggio del bilancio,
ma il giorno dopo cade pressata dalle Questioni Sociale e Meridionale.
Sale la Sinistra Storica.
Si trova ad affrontare la miseria e l'analfabetismo più totali.
Il sud che non si riconosceva rappresentato dal Nuovo Stato, si era fatto le "sue" Leggi (oggi Mafie).
Il Vaticano si oppone al socialismo nascente, ed alle nuove norme proposte.
Il popolo continua o ad obbedire o a "tacere".
Il caos della I guerra mondiale aggraverà tutta la situazione italiana.
Lo scontento dei reduci, cui erano stati promessi pane e terre, unito alla nascente questione femminile di donne che si sono trovate da sole a mantenere i figli, i vecchi, lavorando al posto degli uomini partiti per la guerra,
il malcontento dei proprietari terrieri,dei borghesi, del Vaticano,
e nuovamente il popolo che deve obbedire.
In difesa della grassa borghesia, della "nobiltà", si levano voci forti. Iniziano le intimidazioni, le squadracce nere.
Il re darà il governo a Mussolini.
E gli italiani continuano a delegare, obbedire, (combattere), sempre di più. Intere generazioni crederanno in questo governo forte che riporterà ordine e disciplina nel caos.
Assassinio Matteotti.
Secessione dell'Aventino (grande errore della Sinistra Storica):
E lascia così Mussolini con la dittatura in mano.
Colonialismo : gas, torture, guerre.
II Guerra mondiale
partigiani e liberazione.
Dalla Monarchia alla Repubblica Parlamentare.
Costituente per la nostra Costituzione :
come in un flashback i nostri Costituenti sanno cosa scrivere per "raccontare" la nostra storia attraverso Leggi che ci proteggano da tutti quegli errori e privilegi. I tre Poteri sono ben divisi, si controllano e vigilano.
I nostri Costituenti Lavorano ed operano in un clima per metà clerical-fascista.
Seguiranno gli anni della D.C.
Anni di lotte per abbattere molti privilegi ancora esistenti nonostante la nuova Costituzione (questa volta "carta rigida" e non più flessibile)
Inizieranno gli anni della televisione, della pubblicità.
Benessere...?
Ecco,
da qui
questi passi sono entrati nelle nostre vite (di 50 e più enni) come "ovvi", logici. Ci abbiamo creduto.Ed abbiamo allentato la vigilanza.
Il passaggio dal '68 al'78 (circa) è stato un po' come tutte le rivoluzioni :da un estremo all'altro,
con slancio, entusiasmo, con il cuore, con le verità in tasca e la Fede negli Ideali,
poi il periodo di transizione,
e poi avremmo dovuto trovare "l'equilibrio" fino alla successiva rivoluzione. Almeno, le Storie ci insegnano questo.
Abbiamo però dimenticato che le Storie ci avevano insegnato anche la Vigilanza.E questo ci è mancato.
Rispettando le Istituzioni, gli italiani hanno però continuato a volere delle guide e delle certezze.
Intanto poi Tangentopoli è esplosa, i "criminali" terroristi e stragisti rossi sono stati liberati (quando non erano stati suicidati...), e sono stati rimpiazzati dai veri colpevoli neri. Ma intanto le nuove basi erano costruite e partite in sordina.Senza distinzioni di sinistra, destra, mafie, servizi segreti,invasioni, attacchi terroristici.
Ma intanto la storia era andata avanti...Nell'illusione che le sinistre avanzassero e portassero un certo benessere al Paese.
Ma gli italiani continuano a voler "obbedire", altri a voler "comandare" o "guidare". La Vigilanza è poca o nulla.
Con Berlinguer si è perso Il leader pulito in cui si credeva.Arrestato Sofri,bloccate altre figure di minor valore, altre come capri espiatori, VietNam concluso, Cile, Argentina...
La mondializzazione, globalizzazione è il nuovo mondo che inizia ad aprirsi.
Fino ad ora, però, un solo elemento continua ad esistere:il rispetto per le Istituzioni.
Mani Pulite inizia a muoversi.
E si riaprono i casi e ne esplodono di nuovi, inquietanti,intanto altri restano lì, negli armadi delle vergogne o chiusi in Vaticano.
E lì ci sono moltissime verità. Lì e nelle memorie di Andreotti, dei suoi compari,vecchi e nuovi, i nuovi escono allo scoperto. I craxiani escono allo scoperto, e Craxi, guarda caso, si autoesilia...
Falcone,Borsellino, 2 simboli eroici, unitamente a tanti altri che hanno dato la vita per Vigilare e che non sono stati appoggiati dal popolo e dai Governi, ricatti e paure di cui ovviamente nessuno ha visto, sentito, sa nulla..(.se non ultimamente quando, in modo strano ed "esplosivo", paiono riaprirsi bocche ed occhi dapprima cuciti), conflitti d'interessi,banche ed economia che dominano e il ritorno all'analfabetismo, alla povertà, alla disoccupazione.
Tutto questo (sinteticamente elencato)è parte del DNA degli ultimi giovani 30/40/50 enni.Quelli che adesso sono IGNAVI,scoraggiati,indiffe
Ed è così passato ai loro figli. Che "sanno" e non capiscono, perchè per primi sono i loro genitori e nonni a non capire.
Altri continuano su forme estreme e superate ad inseguire ideali od obiettivi non più esistenti nel tempo storico.
Il "Rispetto per le Istituzioni" non c'è più, sono state le Istituzioni stesse a farlo cadere nell'ultimo decennio.
La Costituzione (intoccabile) è svuotata giorno per giorno dal di dentro:una meravigliosa facciata che potrebbe cadere perchè le stanno togliendo l'impianto interno.La Costituzione migliore al mondo che non è conosciuta neppure da tutti i Parlamentari e Governanti!
I 3 poteri non sono più divisi: legislativo ed esecutivo si confondono. La Repubblica Parlamentare viene addirittura confusa (da Parlamentari stessi!) con una Presidenziale (gaffe political-ignorante degli ultimi giorni!), tanto da arrivare all'assurda considerazione che il Presidente del Consiglio sia eletto dal popolo mentre il Presidente della Repubblica dal Parlamento ( quindi vale di più quello del Consiglio che non della Repubblica?!).. Risultati di una Legge Elettorale-porcata (definita tale anche dal suo estensore).
La fiducia nelle Istituzioni è crollata : gli interventi dei vari Ministri si accaniscono contro gli "ultimi" della catena, ma non sfiorano i veri responsabili del malgoverno-amministrativo italiano.(Vediamo ultimamente i Ministri Brunetta, Gelmini,Sacconi,ecc...).
L'opposizione ufficiale di partiti e sindacati in molti settori è totalmente assente.
Una parte del popolo italiano è offesa, scandalizzata e toccata nella propria vita da questi abusi, contro i quali non è tutelata.
Un'altra parte continua ad aspettare "ordini",a voler obbedire, a tacere e ad aspettare,silenziosa. (si torna al vecchio concetto di "maggioranza silenziosa"?)
Internet irruentemente intanto è entrata in molte case.
Ed ora è qui con noi.
Queste non sono ancora "pagine di storia". Perchè ancora non sono state studiate, analizzate e scritte! Per ora "si sa, si sanno"...si sono vissuti momenti...
Forse questo è il momento di capire e riprenderci la nostra storia italiana con la nostra Costituzione nuovamente ricca e piena di tutto ciò che da sempre ci ha detto e ci può ancora dire.Studiamoci ogni suo flashback,capiamolo e lottiamo per la sua attuazione.
Proponiamo idee, nomi, volti e programmi nuovi.
Perchè finalmente un vero "nuovo", anche nei linguaggi, ci aiuti a rinascere come popolo.
DemoKratia/ kratiasinedemos
"Perché non sono di sinistra" di RUGGIERO LAURIA
martedì 29 settembre 2009 alle ore 20.15
Sono cresciuto, come molte altre persone della mia generazione, a stretto contatto con le ideologie di sinistra. Erano ideologie che abbracciavamo con entusiasmo, le uniche che ci andassero a genio. Ma, da almeno un ventennio, la sinistra non è stato altro che una grande delusione. Ha perso vigore . Si è compiaciuta di sé, è diventata dogmatica.
La Sinistra degli anni Cinquanta e Settanta era idealista e ribelle. Oggi tutto l'entusiasmo è andato in fumo. Il movimento non funziona più.
Cosa è successo?
Sicuramente il collasso dell'Unione Sovietica ha minato l'intera filosofia della sinistra. Il controllo governativo, la proprietà pubblica, oltre allo stato assistenziale e alla democrazia sociale, si sono rivelati difettosi e fallimentari. Le nazioni si stanno pian piano liberando di questi residui ideologici per adottare filosofie di libero mercato che, pur con le loro gravissime carenze, sono di gran lungo meglio del controllo centralizzato di ogni aspetto della vita economica. Quando ho visto con i miei occhi gli indiscriminati danni ambientali che l'era comunista aveva causato, ho smesso all'istante di considerami di sinistra.
Ma le vecchia sinistra è dura a morire.
In parecchi giornali, riviste e programmi televisivi di orientamento sinistroide, troviamo sempre gli stessi personaggi che ripetono le stesse idee anno dopo anno. Il problema non è che questi individui non siano dei giornalisti capaci o non abbiano una buona conoscenza delle materie. Semplicemente non ci mettono passione. C'è un non so che di incolore, di assolutamente prevedibile in loro. Sanno di essere dei perdenti.
Molti dei maggiori portavoce ed ispiratori della sinistra sono morti o troppo anziani. Al loro posto ora ci sono professori di ruolo, esperti di televisione e autoproclamitisi campioni di controcultura. Non desiderano più con passione un reale cambiamento della situazione. Quello è ormai un sogno. Un'utopia. Anzi se una trasformazione dovesse esserci non saprebbero neanche come comportarsi. Si accontentano di continuare a riempire i convegni con i propri discorsi, o di scrivere sbiaditi articoli di giornale con l'intento di mettere in ridicolo gli avversari di destra. I militanti di sinistra, compresi alcuni dei migliori, si sono ridotti allo status di ragazzini impegnati a tirare palle di neve contro le automobili da corsa.
Eugenio Scalfari, Ezio Mauro, Concita De Gregorio tramite la Repubblica e l'Unità ogni giorno si danno da fare per analizzare lo stato di salute morale del Paese. Ma quanto di etico e morale, e soprattutto che coerenza ideologica c'è, ad esempio nell'ospitare pubblicità, e quindi coadiuvare per denaro gli spietati colossi del capitalismo?
La sinistra liberale ha un modo tutto suo di prendere parte ad ogni battaglia che le possa tornare utile. Negli ultimi decenni abbiamo visto le sue bandiere sventolare sopra le teste degli extracomunitari, delle femministe, degli ambientalisti, dei disoccupati. I suoi uomini si sono intromessi con prepotenza nelle maggiori lotte e proteste sociali degli ultimi cinquant'anni. Ma, di fatto, questa gente non sta più lottando contro un problema. Essi sono il problema. Se abbiamo davvero intenzione di costruire un nuovo ed efficace movimento sociale, dobbiamo essere pronti non tanto a collaborare con loro, quanto a sopportare la loro presenza.
Le questioni cruciali dei nostri tempi non sono né di sinistra, né maschili, né femminili, né bianche né nere. Gli attivisti del nuovo millennio devono trovare il coraggio di abbandonare ogni precedente ortodossia, ogni "ismo" e ogni vacca sacra, per coltivare uno spirito di "spietata critica di tutto ciò che esiste" 1. La grande sfida che abbiamo di fronte è quella di far rinascere nel mondo moderno una coscienza ed una contestazione veramente rivoluzionarie. Di alzarsi in piedi e gridare a squarciagola quel che i ribelli di Parigi avevano dichiarato una quaratina di anni fa:
"Metteremo in ginocchio il mondo!" 2
1: Karl Marx, 1843
2: in "Internationale Situationniste", 1958
Il presente testo è un mio personale riadattamento di un tratto del libro "Culture Jam" di Kalle Lasn
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