"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

venerdì 23 ottobre 2009

La politica del canotto

Questa sera, ad anno zero, ho appreso con piacere che anche Nicola Porro ha capito quello che Grillo sta spiegando già da tempo e cioè che Tremonti non ha più neanche i soldi per pagare gli stipendi dei dipendenti pubblici e questo nonostante li abbia licenziati quasi tutti.

L’attuale recessione sta impietosamente mostrando quello che l’ormai consueta propaganda di regime si ostina a nascondere: la totale assenza di un indirizzo politico, di un piano di risanamento, di un piano di riconversione industriale, di un organico progetto di riforme.. insomma, di una ‘politica’ di qualsivoglia tipo, oltre naturalmente alla legalità.

Da quindici anni l’Italia è alla deriva e nessuno la governa.

Un manipolo di curiosi individui ha arbitrariamente e scompostamente occupato i fatiscenti palazzi della mai fu Repubblica italiana e, oltre ad essersi spartito tutto il patrimonio mobiliare e immobiliare dello Stato, ha ancora la stravagante pretesa che gli si paghi il pizzo.

La cosa strana non è il fatto che chieda il pizzo, qui in Italia è normale, ma il fatto che continui a chiederlo pur sapendo benissimo che nessuno ha più i soldi per pagarlo.

Talmente è vera questa cosa che alla fine ha dovuto ammetterla anche Tremonti, il quale si è reso conto che in effetti, ormai, gli unici che possono permettersi di pagare il pizzo sono quelli che generalmente lo riscuotono.
Da qui, lo scudo fiscale.

In genere, l’aliquota minima del pizzo progressivo è del 23%, stante però la singolarità dei contribuenti che sono oggi chiamati a concorrere alla spesa pubblica, peraltro in via del tutto eccezionale, Tremonti ha ritenuto opportuno limitarsi ad un più prudente 5%, promettendo naturalmente impunità e anonimato e, immagino, chiedendo umilmente scusa per il disturbo arrecato a lorsignori.

Ancora più stravaganti, però, sono le dichiarazioni che, a fronte del palese disastro in atto, questi bizzarri individui fanno con sorprendente disinvoltura.
Tu poni una questione e loro rispondono cose totalmente prive di senso e che comunque non c’entrano una mazza.
Tipo l’ultima di Tremonti, che se ne esce ‘Che dite, rimettiamo il posto fisso?’
Della serie: ‘Gradisce un caffè?’ ‘Tanto fuori c’ho il canotto’.
Capito? Lui fuori c’ha il canotto..

1 commento:

  1. però non tutti apprezzano la mossa....
    https://www.paradisifiscali.org/index.php?option=com_content&task=view&id=256&Itemid=86

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