"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)

sabato 31 ottobre 2009

La ferocia dello Stato. Stefano Cucchi, Aldo Bianzino, Federico Aldrovandi.


Non sappiamo come è morto Stefano Cucchi e forse non lo sapremo mai.
Ma è l'ennesima occasione in cui lo Stato, questo Stato ormai ostaggio di fascisti, mafiosi e corrotti, mostra la sua terribile ferocia nei confronti di deboli, piccoli spacciatori e consumatori di droghe, migranti e ad un tempo resta indulgente, tollerante e garantista verso criminali, corrotti e corruttori, terroristi condannati per omicidi e stragi.

Esiste un tragico filo rosso che lega la macelleria messicana della Diaz del G8 di Genova del 2001, le innumerevoli feroci repressioni delle manifestazioni di dissenso, le morti violente di poveri cristi subito dopo l'arresto, i suicidi in carcere e nei centri di identificazione degli immigrati clandestini a causa delle inumane condizioni di vita, i crudeli respingimenti delle imbarcazioni di disperati nel Mediterraneo che determinano morte e indicibili sofferenze in mare o nei campi di prigionia libici, la trattativa da parte di uomini delle istituzioni con coloro che portarono a compimento le stragi contro inermi cittadini ed eroici servitori dello Stato impegnati nella lotta alla criminalità organizzata.
Mentre nei confronti dei poveri cristi si eseguono autentiche condanne a morte, la preoccupazione della politica ufficiale è come garantire l'impunità a potenti e grandi criminali attraverso il rafforzamento di cavilli giuridici, smantellando gli strumenti investigativi (legge sulle intercettazioni), limitando ulteriormente i tempi di prescrizione dei reati rendendo così di fatto impossibile la sanzione per chi, accusato di fatti anche gravi, può giovarsi di avvocati in grado di sfruttare la colpevole lentezza e farraginosità dei processi penali, legalizzando e premiando l'evasione fiscale (scudo fiscale).
E tutto questo nel quadro di un degrado morale della società dove l'essere umano è trattato alla stregua di qualsiasi merce, dove si uccide in strada tra l'indifferenza della gente, con l'indecente e ostentata presenza di condannati e inquisiti nelle istituzioni e nella compagine di governo, con la quasi totalità di intellettuali e giornalisti - al soldo del migliore offerente – non più in grado di promuovere e diffondere un vero dissenso civile, con una televisione il cui unico scopo è quello di svilire l'intelligenza e la capacità di autonomo ragionamento delle persone, con un mondo dell'impresa, sempre più confuso con l'economia criminale, che - ormai abbandonato l'inganno vitalistico e progressivo del capitalismo - ricerca il profitto quasi unicamente attraverso l'artificiosa induzione ad inutili consumi, la speculazione finanziaria, la corruzione degli appalti e delle commesse pubbliche, l'illegalità dell'evasione fiscale e dei bilanci truccati, l'adulterazione delle merci, la violazione delle norme in materia ambientale, previdenziale e della sicurezza del lavoro.
Esistono ancora speranze per questa nostra Italia od oramai è tutto perduto?
Ci sarà presto un'occasione per capirlo: la manifestazione del prossimo 5 dicembre, indetta autonomamente dal popolo della rete, per chiedere le dimissioni di Berlusconi.
Riuscirà ad essere una pacifica e gioiosa marea capace di smuovere le acque melmose in cui è ridotto il nostro Paese? Riuscirà ad affermare chiaramente ed esplicitamente qual è l'Italia, più libera e giusta, che si vuole? Quali saranno i personaggi pubblici, le donne e gli uomini del mondo dello spettacolo e della cultura, gli esponenti politici che vedremo sfilare accanto a noi per condividere le nostre idee e le nostre speranze?

http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/articolo-10479.htm

4 commenti:

  1. Sono caduto da un terrazzo finendo su un tubo di cemento posto in piedi, a bocca aperta: 12 apofisi vertebrali rotte e una vertebra incrinata. Ho potuto camminare x 500 metri con la parte destra semiparalizzata. Salire su un taxi è stato dolorosissimo. 5 ore dopo ho dovuto far chiamare l'ambulanza: ero paralizzato. Quanto al dolore, indicibile! Ma la mia schiena non era conciata in quel modo. La scala da cui Cucchi è caduto è stata messa sotto sequestro dal giudice? I RIS di Parma hanno fatto prelievi e accertamenti sulla scala "incriminata" e sugli abiti du Cucchi? PERCHE' NON SI PUBBLICANO NOMI COGNOMI FOTO E INDIRIZZI DELLE PERSONE COINVOLTE NELL'AFFARE, dai CARABINIERI AI MEDICI LEGALI?

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  2. IL GOVERNO DI DESTRA STA PREPARANDO UN ATTACCO PROVOCATORIO ALLE FORZE ANTIBERLUSCONIANE. ANDATE ALLA MANIFESTAZIONE ARMATI DI TELECAMERE, TELEFONIINI E APPARECCHI DIGITALI: FOTOGRAFATE IL MINIMO MOVIMENTO E PERSONAGGIO SOSPETTO. I SERVIZI SEGRETI SARANNO PRESENTI PER TENTARE PROVOCAZIONI! E' L'ULTIMA RISORSA DELLA POLITICA BERLUSCONIANA: IL VITTIMISMO.

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  3. Quello che fa paura non sono tanto le brutture del mondo, ma tutta l'ingiustizia e l'abuso di potere che c'e dietro... e l'ignoranza della gente che ancora non sà... e non può per questo chiedere la verità perchè ci fanno vedere quello che vogliono, mi vergogno e divulgo quanto posso finchè avrò voce...

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  4. poche volte ho avuto a che fare con la polizia di stato,e auguro a tutti di non averci mai a che fare. vi racconto le mie esperienze,lavoravo con una ditta edile che faceva dei lavori pubblici al mio paese,venni licenziato perche chiedevo di essere messo a posto con i documenti.(lavoravo a nero) nel frattempo la ditta ebbe degli attentati camorristici(almeno suppongo) la polizia venne a prelevarmi a casa dicendo che l'autore degli attentati ero io e mi chiedevano di confessare ,cosi il magistrato sarebbe stato clemente con me,io li risposi che volevo essere arrestato per poter parlare con un magistrato di tutta la vicenda ma di non poter confessare di una cosa che non avevo mai fatto,mi lasciarano andare dopo avermi minacciato ingiuriato e tentato di picchiarmi,dopo 8 ore passate in questura,mi liberai di loro definitivamente quando trasferitomi a PARMA per lavoro,la stessa ditta ricevette un altro attentato,la polizia venne a cercarmi a casa ma non trovandomi e raggiungendomi telefonicamente seppe del mio trasferimento......da allora ogni volta che incrocio quel ispettore gli faccio prima il saluto poi lo spernacchio.....xke' tutto doveva fare ma mai il polizziotto offende i suoi colleghi seri e lavoratori.

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