Di Giandiego Marigo
Molti in questo momento si stanno compiacendo, quasi accompagnando con preci ed invocazioni alla buona sorte, il litigio fra Fini e il signor B.
Quasi aspettandosi da questo alterco tutto interno alla cultura ed al mondo della destra possa risolvere qualche cosa, scompigliare le carte in tavola.
Questo non mi trova assolutamente d'accordo e non lo condivido, per più di una ragione. Trovo un gravissimo errore confidare nelle altrui magagne per non risolvere ed affrontare le proprie e trovo ancor peggio che l'attenzione prestata alle convulsioni del centro destra ancora una volta distolga l'attenzione dalla necessaria riflessione dell'area di progresso...nella improbabile speranza che si liberi l'angolino di una poltroncina...un piccolo posto in paradiso.
Quello che io trovo realmente preoccupante è la mancata comprensione che non in un equilibrio differente, ma in una proposta alternativa stia l'unica possibilità dell'area di Progresso di affrancarsi una forma preoccupante e pericolosa di dipendenza.
Ancora una volta è la destra a porre tempistiche e termini di discussine, ancora una volta è destra o caos...ancora una volta si discute di un ordine del giorno che porte l' Area lontano dal suo popolo su temetiche che non le appartengono.
Questo non mi trova assolutamente d'accordo e non lo condivido, per più di una ragione. Trovo un gravissimo errore confidare nelle altrui magagne per non risolvere ed affrontare le proprie e trovo ancor peggio che l'attenzione prestata alle convulsioni del centro destra ancora una volta distolga l'attenzione dalla necessaria riflessione dell'area di progresso...nella improbabile speranza che si liberi l'angolino di una poltroncina...un piccolo posto in paradiso.
Quello che io trovo realmente preoccupante è la mancata comprensione che non in un equilibrio differente, ma in una proposta alternativa stia l'unica possibilità dell'area di Progresso di affrancarsi una forma preoccupante e pericolosa di dipendenza.
Ancora una volta è la destra a porre tempistiche e termini di discussine, ancora una volta è destra o caos...ancora una volta si discute di un ordine del giorno che porte l' Area lontano dal suo popolo su temetiche che non le appartengono.
Si arriva a sperare in Fini come nel liberaratore e non mi stupirebbe persino un eventuale alleato. In questo vortice di assurdità e di assenza assoluta di proposta ci si accontenta di succhiare la ruota del meno peggio...ipotetico , per altro.
Per contro si continua a perdere terreno laddove conta...nessuno pare rendersi conto che lo spostamento a destra si sta verificando ad ogni livello, sociale , culturale, profondo o peggio molte componenti dello schieramento di progresso paiono condividerlo.
Per contro si continua a perdere terreno laddove conta...nessuno pare rendersi conto che lo spostamento a destra si sta verificando ad ogni livello, sociale , culturale, profondo o peggio molte componenti dello schieramento di progresso paiono condividerlo.
Oggi lo schieramento dei pacifisti è ben poca cosa, oggi si permette la caccia in modo indiscriminato, trovando logico e normale armare i sedicenni, giustificando il possesso e l'esibizione di un arma come dimostrazione di virilità...ammetendo la morte e lo sterminio come diletto e l'irrisione della vita come forma di divertimento, questo mentre si difende l'ipotesi di un'embrione e si usurpa l'essere umano del suo diritto all'autodeterminazione...oggi è normale accettare a livello di possibilità una certa durezza sulle questioni riguardanti l'immigrazione ed ancora i modelli del self made man, della velina e del calciatore hanno mietuto tutte le vittime possibili fra i nostri giovani.
Oggi le campagne per l'acqua pubblica, contro il legittimo impedimento o per la libertà dell'informazione sono di minoranza...oggi si ammette la possibilità di ridiscutere questioni che solamente l'altro ieri erano considerate NON NEGOZIABILI, ma non solo ora si trattano ma se ne condivide la dissertazione e la critica...Il modello dell'eroe della democrazia che combatte per l'affermazione del bello, del buono in strenua difesa della croce e della vita ha fatto breccia diventando un modello accettato e riconosciuto, così come quello dello zingaro cattivo e violentatore o del mussulmano integralista e maniaco religioso...stereotipi che sono indicativi della sconfitta culturale.
Ed allora, al di là della contingenza Finiana che andrà esattamente come deve andare, com'è previsto che vada e soddisferà il bisogno di conflitto senza il quale ogni forma di pubblicità è inutile, resterà irrisolto, ed indiscusso il tema centrale che dilania ed umilia l'Area di Progresso la sua pochezza culturale, il vuoto ideale ( si badi ideale e non ideologico) che sottende alla sua sconfitta, ed ancora una volta si riderà inutilmente della greve e rozza proposta leghista, cercando nella satira un'ancora di salvezza che dovrebbe essere cercata anche e soprattutto nella ricchezza delle proposte alternative. Non comprendendo che ogni momento di sottovalutazione corrispnderà ad un centimetro di terreno perduto ad un ambito culturale lasciato e perso.
Ora! Ridiamo, perchè il ridere fa bene al cuore ed all'anima per carità! Non dimentichiamo che sarà una risata a seppellirli, ma facciamo entrambe le cose che la Satira sottende e mentre ci sganasciamo usiamo il cervello e proponiamo mondi alternativi, percorsi diversi da quelli del potere...perchè lo zanni questo faceva e mentre il popolo rideva dimostrava la nudità del Re. Sebbene oggi questo possa non bastare perchè il sovrano potrebbe dimostrare come sia di moda e bello, giusto e doveroso per un monarca di girare nudo narrando d'essere vestito iniziamo da quello, dal dimostrarlo nudo e dal vestire il nostro mondo e l'immaginazione di quel che pensiamo proponiamo e diciamo dei colori che la gente si aspetta di vedere. Non perchè li raccontiamo come racconteremmo una favola, ma perchè siamo in grado di vederli e di colorare quel che ci circonda mano a mano che la luce lo porti alla vista.
Su questa capacità e su questa forza e sull'affermazione del diritto e del dovere, sulla strenua difesa del senso della giustizia che non è una strana cosa mutevole che si modifica di giorno in giorno, ma un valore di cui i nostri padri ed i nonni ci hanno lasciato una credibile descrizione, una cosa chiara che sta scritta sui libri della nostra storia. Su queste noi dovremo fondare una visione di mondo che faccia giustizia dei litigi da pollaio di un partito nato dal predellino di un'auto blu, che il nostro eroe costituzionale il dott. Fini ha accettato e mantenuto vivo sino a quando gli è convenuto, che ha contribuito a portarci in casa e di cui è stato il primo complice ed uno dei pensatori nobili.
Dobbiamo, oggi più che mai porre la questione di un Mondo diverso, di una prospettiva di pace e compatibilità, di accoglienza e capacità di giudizio o permetteremo e faciliteremo il mondo di chi dichiara che la violenza peggiore è quella dei pacifisti oppure Il pacifismo unilaterale ha portato solo alla sopraffazione di chi credeva nel pacifismo...ed altre amenità di questa fatta e portata, ormai diffuse nell'anima profonda di questo paese, come l'ipocrisia del fingere di non vedere quel che succede nei moderni campi di concentramento dove gli immigrati vengono raccolti e preparati al respingimento o nelle carceri dove si perde memoria degli uomini e dei loro diritti. E sono solo due di numerosi, e sin troppo dolorosi esempi.
Ed allora, al di là della contingenza Finiana che andrà esattamente come deve andare, com'è previsto che vada e soddisferà il bisogno di conflitto senza il quale ogni forma di pubblicità è inutile, resterà irrisolto, ed indiscusso il tema centrale che dilania ed umilia l'Area di Progresso la sua pochezza culturale, il vuoto ideale ( si badi ideale e non ideologico) che sottende alla sua sconfitta, ed ancora una volta si riderà inutilmente della greve e rozza proposta leghista, cercando nella satira un'ancora di salvezza che dovrebbe essere cercata anche e soprattutto nella ricchezza delle proposte alternative. Non comprendendo che ogni momento di sottovalutazione corrispnderà ad un centimetro di terreno perduto ad un ambito culturale lasciato e perso.
Ora! Ridiamo, perchè il ridere fa bene al cuore ed all'anima per carità! Non dimentichiamo che sarà una risata a seppellirli, ma facciamo entrambe le cose che la Satira sottende e mentre ci sganasciamo usiamo il cervello e proponiamo mondi alternativi, percorsi diversi da quelli del potere...perchè lo zanni questo faceva e mentre il popolo rideva dimostrava la nudità del Re. Sebbene oggi questo possa non bastare perchè il sovrano potrebbe dimostrare come sia di moda e bello, giusto e doveroso per un monarca di girare nudo narrando d'essere vestito iniziamo da quello, dal dimostrarlo nudo e dal vestire il nostro mondo e l'immaginazione di quel che pensiamo proponiamo e diciamo dei colori che la gente si aspetta di vedere. Non perchè li raccontiamo come racconteremmo una favola, ma perchè siamo in grado di vederli e di colorare quel che ci circonda mano a mano che la luce lo porti alla vista.
Su questa capacità e su questa forza e sull'affermazione del diritto e del dovere, sulla strenua difesa del senso della giustizia che non è una strana cosa mutevole che si modifica di giorno in giorno, ma un valore di cui i nostri padri ed i nonni ci hanno lasciato una credibile descrizione, una cosa chiara che sta scritta sui libri della nostra storia. Su queste noi dovremo fondare una visione di mondo che faccia giustizia dei litigi da pollaio di un partito nato dal predellino di un'auto blu, che il nostro eroe costituzionale il dott. Fini ha accettato e mantenuto vivo sino a quando gli è convenuto, che ha contribuito a portarci in casa e di cui è stato il primo complice ed uno dei pensatori nobili.
Dobbiamo, oggi più che mai porre la questione di un Mondo diverso, di una prospettiva di pace e compatibilità, di accoglienza e capacità di giudizio o permetteremo e faciliteremo il mondo di chi dichiara che la violenza peggiore è quella dei pacifisti oppure Il pacifismo unilaterale ha portato solo alla sopraffazione di chi credeva nel pacifismo...ed altre amenità di questa fatta e portata, ormai diffuse nell'anima profonda di questo paese, come l'ipocrisia del fingere di non vedere quel che succede nei moderni campi di concentramento dove gli immigrati vengono raccolti e preparati al respingimento o nelle carceri dove si perde memoria degli uomini e dei loro diritti. E sono solo due di numerosi, e sin troppo dolorosi esempi.
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