di Giandiego Marigo
Ci stiamo avviando ad una scelta che ipotecherà il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti ed ancora di tutti i nostri pronipoti dopo di loro. Lo facciamo nell'assoluta indifferenza per il loro destino, presupponendo una menzogna pacchiana alle nostre decisioni. Cerchiamo di capire perchè chi ci impone questa deriva lo faccia con tanta tracotanza e disposto ad ogni metodo, anche “all'opzione militare”, pur di imporla.
Premettiamo e non per dichiarazione “gratuita”,ma perchè lo sostengono insigni scienziati fra i quali il nobel Rubbia che la scelta nucleare non solo è dannosa , ma anche inutile; essa non è conveniente economicamente e non ci affranca da nessuna dipendenza, perchè trasferisce al materiale fossile, a quello che definiremo il "carburante nucleare", tale dipendenza, senza affrancare nessuno da alcunchè...infatti l'Italia si è impegnata negli accordi sottoscrittti ad acquisire tutta la tecnologia sino allo smaltimento delle scorie, cioè compriamo tutto dalla Francia, pagandolo a peso d'oro sino al problema di tutti che nemmeno loro hanno risolto cioè lo smaltimento delle scorie...che si badi non sono tossiche ma radioattive...e per millenni. A questo si aggiunga che la tecnologia di terza generazione EPR ha già mostrato tutti i suoi limiti e problemi di sicurezza.
L’Italia ha una potenza elettrica installata di ormai quasi 100.000 megawatt, mentre il picco di consumi oggi non supera i 55.000 megawatt. Le recenti dichiarazioni di autosufficienza energetica dei Presidenti di alcune regioni italiane valgono anche per il resto del Paese. Non abbiamo dunque bisogno di nuova energia ma di energia rinnovabile in sostituzione di quella fossile.
Il problema reale quindi è di scegliere una visione alternativa e compatibile e non quella di nuclearizzare ulteriormente. A chi ci proponga l'eccezione che tutti lo sono potremmo rispondere con l'antico proverbio che ogni madre ha ripetuto al proprio figlio rispetto al fatto che se tutti vanno nel fosso non si vede il motivo per cui lo debba fare anche lui.
La stessa Germania con le scelte ultime , implicitamente ammette il suo errore; chiaro che nessuno è disposto ad ammettere che le centrali permangano solo perchè lo smantellarle risulterebbe praticamente impossibile...infatti chi è convinto che Caorso sia davvero inattivo?????
Infine il nucleare non darà nessun contributo a rispettare i vincoli posti dall’Unione Europea per ridurre le emissioni di CO2 del 20% entro il 2020, perché le prime centrali non saranno operative prima del 2026-2030, e perché il complesso ciclo di approvvigionamento della materia prima, di costruzione e smantellamento produce non poca CO2.
Torniamo quindi alla domanda che ha mosso tutto questo ragionamento: a chi giova, chi ci guadagna?
Le energie rinnovabili vere hanno una caratteristica saliente e rilevante...possono essere autoprodotte...ed è questo che maggiormente infastidisce i padroni dei rubinetti, gli stessi che sognano di privatizzare acqua ed aria e di contabilizzare ogni respiro.
Se si forma una rete di autoproduttori che addirittura vendono la propria energia in eccesso, si crea un mercato diffuso ed un 'autonomia che non può piacere a chi sta realizzando vertiginosi guadagni con la proprietà dell'energia e che vuole mantenre questi guadagni miliardari, anzi se possibile aumentarli, sostituendo se necessario il prodotto gestito, ma mantenendo il concetto del rubinetto a conto ore...e la sua proprietà.
I rinnovamenti sociali che si vanno formando nel dopo crisi mondiale presuppongono la proprietà di pochi sui rubinetti energetici...ed il potere di questi pochi si va via via consolidando sino a sostituire quello del capitalismo più tradizionale.
L'energia eolica, fotovoltaica persino idrica e geologica non corrispondono a queste esigenze, possono essere detenute localmente, regionalmente, individualmente...Quele forma di approvigionamento energetico esalta all'ennesima potenza il concetto di rubinetto...dopo il Petrolio ed il Gas???? Quale forma di approvigionamento energetico può essere centralizzata e sfugge ad ogni controllo regionale e locale...Tanto nella realizzazione che nella premessa? Quale forma di produzione energetica può essere facilmente ed addirittura necessariamente Militarizzata?????
Abbiamo giocato con il concetto di rubinetto???? Con il concetto di contatore??? Quello che è certo resta il fatto che questo paese abbia già una volta deciso con un Referendum che la scelta dovesse essere diversa, ma ci sembra che nessuno se ne curi, anzi tale decisione ci appare irrisa e ridicolazzita. Eppure ci risulta che il valore di un Referendum sia ancora notevole in una democrazia. Come mai per questa tematica non valgono affatto statistiche e sondaggi, come mai la volontà del popolo italiano viene scavalcata senza nemmeno perdere il tempo di spiegare perchè? Noi crediamo che sia possibile un mondo in cui non si scelga l'opzione nucleare e vorremmo che questo paese seguisse quella strada...compatibilità e rispetto della natura e di Gea...é un'Utopia? Noi non lo crediamo e riteniamo che l'opzione nucleare sia una forzatura ed un'impegno che non tiene conto del futuro “Questo mondo non è nostro, lo abbiamo in prestito dai nostri figli”
Ci stiamo avviando ad una scelta che ipotecherà il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti ed ancora di tutti i nostri pronipoti dopo di loro. Lo facciamo nell'assoluta indifferenza per il loro destino, presupponendo una menzogna pacchiana alle nostre decisioni. Cerchiamo di capire perchè chi ci impone questa deriva lo faccia con tanta tracotanza e disposto ad ogni metodo, anche “all'opzione militare”, pur di imporla.
Premettiamo e non per dichiarazione “gratuita”,ma perchè lo sostengono insigni scienziati fra i quali il nobel Rubbia che la scelta nucleare non solo è dannosa , ma anche inutile; essa non è conveniente economicamente e non ci affranca da nessuna dipendenza, perchè trasferisce al materiale fossile, a quello che definiremo il "carburante nucleare", tale dipendenza, senza affrancare nessuno da alcunchè...infatti l'Italia si è impegnata negli accordi sottoscrittti ad acquisire tutta la tecnologia sino allo smaltimento delle scorie, cioè compriamo tutto dalla Francia, pagandolo a peso d'oro sino al problema di tutti che nemmeno loro hanno risolto cioè lo smaltimento delle scorie...che si badi non sono tossiche ma radioattive...e per millenni. A questo si aggiunga che la tecnologia di terza generazione EPR ha già mostrato tutti i suoi limiti e problemi di sicurezza.
L’Italia ha una potenza elettrica installata di ormai quasi 100.000 megawatt, mentre il picco di consumi oggi non supera i 55.000 megawatt. Le recenti dichiarazioni di autosufficienza energetica dei Presidenti di alcune regioni italiane valgono anche per il resto del Paese. Non abbiamo dunque bisogno di nuova energia ma di energia rinnovabile in sostituzione di quella fossile.
Il problema reale quindi è di scegliere una visione alternativa e compatibile e non quella di nuclearizzare ulteriormente. A chi ci proponga l'eccezione che tutti lo sono potremmo rispondere con l'antico proverbio che ogni madre ha ripetuto al proprio figlio rispetto al fatto che se tutti vanno nel fosso non si vede il motivo per cui lo debba fare anche lui.
La stessa Germania con le scelte ultime , implicitamente ammette il suo errore; chiaro che nessuno è disposto ad ammettere che le centrali permangano solo perchè lo smantellarle risulterebbe praticamente impossibile...infatti chi è convinto che Caorso sia davvero inattivo?????
Infine il nucleare non darà nessun contributo a rispettare i vincoli posti dall’Unione Europea per ridurre le emissioni di CO2 del 20% entro il 2020, perché le prime centrali non saranno operative prima del 2026-2030, e perché il complesso ciclo di approvvigionamento della materia prima, di costruzione e smantellamento produce non poca CO2.
Torniamo quindi alla domanda che ha mosso tutto questo ragionamento: a chi giova, chi ci guadagna?
Le energie rinnovabili vere hanno una caratteristica saliente e rilevante...possono essere autoprodotte...ed è questo che maggiormente infastidisce i padroni dei rubinetti, gli stessi che sognano di privatizzare acqua ed aria e di contabilizzare ogni respiro.
Se si forma una rete di autoproduttori che addirittura vendono la propria energia in eccesso, si crea un mercato diffuso ed un 'autonomia che non può piacere a chi sta realizzando vertiginosi guadagni con la proprietà dell'energia e che vuole mantenre questi guadagni miliardari, anzi se possibile aumentarli, sostituendo se necessario il prodotto gestito, ma mantenendo il concetto del rubinetto a conto ore...e la sua proprietà.
I rinnovamenti sociali che si vanno formando nel dopo crisi mondiale presuppongono la proprietà di pochi sui rubinetti energetici...ed il potere di questi pochi si va via via consolidando sino a sostituire quello del capitalismo più tradizionale.
L'energia eolica, fotovoltaica persino idrica e geologica non corrispondono a queste esigenze, possono essere detenute localmente, regionalmente, individualmente...Quele forma di approvigionamento energetico esalta all'ennesima potenza il concetto di rubinetto...dopo il Petrolio ed il Gas???? Quale forma di approvigionamento energetico può essere centralizzata e sfugge ad ogni controllo regionale e locale...Tanto nella realizzazione che nella premessa? Quale forma di produzione energetica può essere facilmente ed addirittura necessariamente Militarizzata?????
Abbiamo giocato con il concetto di rubinetto???? Con il concetto di contatore??? Quello che è certo resta il fatto che questo paese abbia già una volta deciso con un Referendum che la scelta dovesse essere diversa, ma ci sembra che nessuno se ne curi, anzi tale decisione ci appare irrisa e ridicolazzita. Eppure ci risulta che il valore di un Referendum sia ancora notevole in una democrazia. Come mai per questa tematica non valgono affatto statistiche e sondaggi, come mai la volontà del popolo italiano viene scavalcata senza nemmeno perdere il tempo di spiegare perchè? Noi crediamo che sia possibile un mondo in cui non si scelga l'opzione nucleare e vorremmo che questo paese seguisse quella strada...compatibilità e rispetto della natura e di Gea...é un'Utopia? Noi non lo crediamo e riteniamo che l'opzione nucleare sia una forzatura ed un'impegno che non tiene conto del futuro “Questo mondo non è nostro, lo abbiamo in prestito dai nostri figli”
L'Italia va avanti con il nucleare? Forse qualche parlamentare ha interessi da difendere nella strada radioattiva? Chiediamogli di rendere pubbliche le loro azioni firmando questa petizione: http://anagrafepubblica.radicaleaks.it/
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