Una proposta che non riguarda alleanze, leadership e ricambio della classe dirigente, la scelta del prossimo candidato premier, organizzazione interna e correnti, il dibattito su partiti leggeri o pesanti, i contenuti programmatici dell'alternativa ma semplicemente il tema della presenza sul territorio e la perdita di contatto con la gente comune che non a caso viene identificato come una delle cause dell'attuale debolezza del centro sinistra.
Pur nella cappa apparentemente impenetrabile del dominio cultural-televisivo del berlusconismo, stanno nascendo ovunque in Italia iniziative di protesta e di lotta, spesso originate nella Rete, per l'affermazione della legalità, dei diritti sociali e civili, il contrasto delle mafie, la tutela del territorio e dell'ambiente, la difesa dei cittadini consumatori. Oppure si tratta di iniziative che esprimono più semplicemente il bisogno di socialità, di sfuggire alla solitudine ed alla atomizzazione della nostra epoca, di costruire modelli e spazi di vita diversi da quelli imposti e si tratta – ad esempio – di cooperative di consumo o di gruppi amatoriali finalizzati alla condivisione delle passioni per la musica, l'arte, lo sport o i viaggi. Queste iniziative, che esprimono la voglia di tante persone di partecipare attivamente alla vita sociale e di sentirsi parte di una comunità più ampia, trovano un enorme ostacolo, anzitutto in termini di costi, nel reperire luoghi fisici per incontrarsi e riunirsi.
Un atto di lungimirante generosità sarebbe da parte dei partiti di opposizione quello di mettere a disposizione, gratuitamente e senza obbligo di adesione, le proprie sedi e le proprie sezioni per ospitare gruppi ed associazioni ed attivarsi perché vengano resi disponibili spazi ad hoc dagli Enti locali in cui sono rappresentati.
Anche tenuto conto del fatto, a meno che non mi sbagli, che non si tratta di luoghi utilizzati 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, assaliti dalle folle dei militanti e dove la gente fa la fila per entrare ...
Un atto certo generoso perché è probabile che in quelle riunioni i tradizionali partiti di opposizione verranno criticati e contestati ma contemporaneamente lungimirante, un reale investimento per il futuro, la ripresa di un rapporto con le persone comuni restringendo la voragine che li divide attualmente dalla casta politica ed un contributo fattivo per ricostruire nel nostro Paese un tessuto sociale fondato sulla partecipazione, la solidarietà e la consapevolezza, uniche armi in grado di sconfiggere la dittatura della televisione e della destra.
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